Il parco della Villa

Il parco di Villa Levi

Immerso nel paesaggio agricolo della pianura reggiana, il parco di quattro ettari si sviluppa tra via Rosselli a sud e il torrente Modolena a ovest. Notevole è la ricchezza del patrimonio arboreo con un’elevata diversità di specie ed esemplari di dimensioni significative: si riconoscono tigli, farnie, frassini, platani, liriodendri, ippocastani, carpini bianchi, aceri campestri e montani, noccioli e, tra i tanti sempreverdi, abeti, pini, tuie, cedri, laurocerasi e tassi. Questi ultimi sono presenti anche in due grandi macchie disposte in modo simmetrico nella parte centrale ai margini del prato da dove, con il verde cupo delle loro fronde, incorniciano la chiara facciata della villa. Alcune testimonianze raccontano che il parco avesse in precedenza dimensioni relativamente modeste e fosse limitato alla parte antistante la villa, mentre nell’area occidentale era presente un laghetto. È ipotizzabile, dunque, che l’impianto del verde che si vede oggi sia in gran parte da far risalire ai primi decenni del secolo scorso e all’opera di Margherita Levi.

Intorno alla metà degli anni ’80, nella parte di area verde lungo il torrente Modolena, l’Università di Bologna effettuò numerose introduzioni vegetali con l’obiettivo di dare vita a un “parco-catalogo” delle specie arboree e arbustive tipiche della pianura emiliana.

Villa Levi in una cartolina degli inizi del ‘900

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